È fuori dubbio che la scena musicale di casa nostra stia vivendo un momento di ottima salute, nonostante la prolungata chiusura dei locali e lo stop ai tour al chiuso di artisti grandi e piccoli. I lockdown e le restrizioni legati al Covid hanno sì costretto più di una generazione di musicisti a fermare le loro performance, ma non per questo è stata anche la loro creatività a frenare. Anzi, ora che il peggio è passato assistiamo all’uscita di una miriade di nuove uscite che sta rivitalizzando il panorama radiofonico e stimolando le case discografiche nella ricerca di nuove voci non necessariamente da pescare tra i concorrenti dei vari talent show.
C’è vita oltre i Måneskin
Il 2021 è stato, per osservatori attenti ma anche per i più distratti, l’anno dei Måneskin: la band guidata da Damiano David ha ricevuto attenzioni e riconoscimenti anche e soprattutto all’estero, illuminando i riflettori sul substrato dal quale sono emersi i quattro giovanissimi rocker romani che, però, sono lungi dall’essere gli unici musicisti interessanti in arrivo dall’Italia. In questa sezione del sito ne troverete indicati diversi, anche di insospettabili.
La scalata irresistibile di Blanco
Il co-vincitore di Sanremo 2022, tenuto a battesimo da Salmo e “benedetto” anche da Adriano Celentano e Gino Paoli, ha polverizzato ogni record: il suo primo tour, a sostegno di “Blu Celeste”, ha registrato il tutto esaurito in ognuna delle date annunciate (circa una quarantina), un successo mai raggiunto per un artista esordiente – nemmeno quando a esibirsi sono stati nomi ormai blasonati come quelli di Jovanotti, Cesare Cremonini o Achille Lauro.
Madame e le ragazze vincenti
Un’altra edizione di Sanremo, quella del 2021, è servita a illuminare un altro talento giovanissimo: quello di Madame, con la sua formula tra trap, soul e pop. L’anno che è seguito è stato impegnativo per la cantante veneta, che si è trovata anche a collaborare con pezzi da 90 come Laura Pausini, e che si è affacciata oltreconfine per cercare di conquistare la difficile scena francese. Contemporaneamente, il mondo della discografia ha cercato di capitalizzare sul suo talento scovando altre artiste altrettanto sensibili e contaminate, da Ariete a Laila Al Habash passando per l’emergente Anna, più melodica.
Vale Lambo, Anastasio e gli altri: forza Napoli!
Primo fu Liberato: il misterioso vocalist incappucciato ha mietuto grandissimi successi anche dal vivo qualche stagione fa, illuminando il sottobosco musicale campano e in particolare quello all’ombra del Vesuvio. Così sono esplosi diversi altri fenomeni quasi tutti provenienti dalla scena hip-hop o trap: Vale Lambo, Geolier, Anastasio e veterani come Clementino o Luchè.
Contemporaneamente c’è un nome che non può non essere associato al rifiorire della scena napoletana trent’anni dopo i fasti di 99 Posse e Almamegretta, e che però non ha a che fare con il grande universo hip-hop: è quello dei Nu Genea (già New Guinea), che stanno trasformando le piste da ballo in luoghi sofisticati, fra omaggi ad Alan Sorrenti, James Senese e ritmi forsennati che vanno dal jazz al funk.